Ricerca libera
20-06-2023
Come gestire la morosità nelle locazioni abitative e commerciali
vediamolo insieme
Se l′inquilino è moroso, ovvero ritarda nel pagamento dei canoni e spese, bisogna accertarsi che l′inadempimento possa essere considerato grave prima di procedere con lo sfratto. Nelle locazioni ad uso abitativo il ritardo di oltre 20 giorni è già condizione sufficiente per poter procedere, ma l′inquilino ha la possibilità di sanare la morosità. Invece nelle locazioni commerciali, ove non è possibile di sanare la morosità, può succedere che la mora o il mancato pagamento occasionale non siano considerati così gravi da giustificare lo sfratto. Per evitare incertezze e quindi lungaggini ed aggravi di spesa, è possibile inserire nei contratti una clausola risolutiva espressa (art. 1456 c.c.), in virtù della quale si può stabilire che il mancato pagamento di una sola mensilità, o parte di essa, si considera di importanza tale da giustificare la risoluzione automatica del rapporto. Il contratto, in pratica, si considera risolto quando quella determinata obbligazione non viene adempiuta affatto o non viene adempiuta secondo le modalità concordate. Per una consulenza ad hoc vi invito a contattarmi